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L'AMBIENTAMENTO

   La scelta del nido crea nella famiglia un alternarsi di pensieri contrapposti:
desidera valutare come idonee e positive le persone che accudiranno il piccolo cercando di progettare con loro una
alleanza educativa, e vuole vigilare sul rischio a cui lo espone nel momento della separazione.

Solo un atto di fiducia però presuppone la scelta del nido ed essa si alimenta solo con la conoscenza reciproca.

   A differenza di alcuni nidi che preferiscono occuparsi solo dei bambini, escludendo le famiglie,
l’asilo nido IL GRAPPOLO ha come obiettivo primario la costruzione di buone relazioni tra genitori e servizio educativo perché riconosce l’importanza della famiglia nella vita del bambino

    Il nido appare al bambino/a come un luogo “nuovo” con connotati e caratteristiche diverse dall’abitazione familiare. Agli occhi del bambino/a questa diversità si presenta immediatamente attraverso una molteplicità di elementi fisici concreti e poi da una serie di elementi più difficili da cogliere per un bambino/a piccolo, come quelli caratterizzanti gli aspetti di socialità e di benessere psicologico. 
    Le fasi iniziali di frequenza e conoscenza del nido richiedono al bambino/a la capacità di adattarsi ad una nuova situazione, rompendo in parte equilibri già esistenti e creandone di nuovi che lo portano a stabilire relazioni con adulti e bambini diversi dalle figure familiari.

Per inserire i nuovi utenti si predilige l’ambientamento guidato dai genitori, innovativo metodo di origine nord europea che sta prendendo piede da qualche anno anche in Italia. I genitori sono i protagonisti di questo metodo, rimangono al nido con il loro bimbo/a per tre giornate intere consecutive e lo accompagnano a conoscere gli ambienti, le routine e le persone presenti al nido. Gli inserimenti vengono fatti a piccoli gruppi, tutte le attività vengono svolte insieme agli altri bambini già inseriti. Il genitore starà all’interno del nido con un ruolo attivo e nel contempo di mediatore tra il bambino/a e la nuova situazione, nei primi tre giorni. Dal secondo giorno l’educatrice proverà a sostituirsi al genitore in alcuni momenti, come ad esempio la somministrazione del pasto, piuttosto che il cambio del pannolino, con il genitore sempre presente, pronto ad intervenire nel caso in cui il bambino/a dimostrasse disagio. Nessuna forzatura in questi tre giorni di ambientamento: il genitore non dovrà imporre separazioni forzate, potrà allontanarsi solo in un altro ambiente della struttura ma dovrà accogliere le richieste del figlio/a se dimostrerà di volerlo seguire. Al quarto giorno il bambino/a viene accompagnato al nido e lasciato in custodia alle educatrici.

Durante i tre giorni l’educatrice impara le esigenze e le abitudini del bimbo direttamente dal genitore ed ha inoltre la possibilità di osservare la dinamica emozionale e relazionale genitore/bambino. 

L’“inserimento graduale” che si prolungava in genere per 2/3 settimane durante le quali il tempo di permanenza del bambino/a al nido aumentava in maniera graduale, risulta oggi superato da questo nuovo metodo che genera una positiva autonomia nel bambino/a. In termini di serenità, i tre giorni intensi che genitori e figli vivono insieme, sono molto produttivi e offrono la possibilità all’adulto di comprendere che il nido è un “posto sicuro” avendo vissuto di persona il clima che si respira. Noi sappiamo bene che un genitore sereno trasmette serenità al figlio/a e  permette un vero percorso di benessere verso l’autonomia.

L’ambientamento si struttura e si realizza attraverso un percorso che comprende varie fasi:

  • il primo incontro con genitori del bambino/a che frequenterà per la prima volta il nido. In questa occasione, dopo una visita guidata nell’ambiente, saranno trasmesse informazioni generali sul servizio, sulla sua organizzazione e su come si svolge l’ambientamento.
  • Il primo colloquio individuale ha lo scopo di offrire uno spazio di ascolto alle aspettative, alle eventuali ansie o problemi dei genitori rispetto a questa esperienza e di ricevere informazioni sulle principali abitudini del bambino/a. Durante i primi momenti il ruolo del genitore è di supporto affettivo alle richieste di rassicurazione del proprio bambino/a che sta vivendo il primo distacco importante dalla famiglia.
  • il percorso post-ambientamento specifico per ogni bambino/a.

L’ambientamento in genere avviene in piccolo o grande gruppo a seconda delle necessità. Si effettuano ambientamenti anche ad anno iniziato secondo la disponibilità di posti.
L’ambientamento in gruppo permette sia ai bambini sia ai genitori di condividere l’esperienza, di stabilire delle relazioni di sostegno reciproco. Durante l’inserimento il bambino/a vive il primo distacco dall’ambiente familiare: la nuova situazione rappresenta una fase della sua crescita in quanto gli permetterà di esplorare un ambiente diverso, ricco di stimoli, nel quale trovare nuovi punti di riferimento.

   Qualora si presentino bambini in difficoltà rispetto all’ambientamento, in accordo con la famiglia, vengono attuate modalità diverse nella durata della permanenza e nella presenza del genitore per sostenere il bambino/a in questo momento delicato. L’esperienza del nido all'inizio costituisce per il bambino/a un cambiamento da affrontare ma successivamente lo aiuta a superare più facilmente quell’egocentrismo tipico dell’età che - se troppo alimentato, magari da nonni troppo presenti o adulti non preparati – lo fa sembrare a volte ingestibile.